La Grotta

 “Bocca del Pozzo”

Bocca del Pozzo è una esclusiva struttura raffinata ed elegante, immersa in uno scenario incantevole e si trova nel comune di Gagliano del Capo, sulla scogliera adriatica, a valle della strada provinciale 358.
 È aggrappata alle rocce della scogliera che corre tra Santa Maria di Leuca e Novaglie, quasi sospesa tra cielo e mare.

La Villa prende questo nome da una grande grotta marina sulla volta della quale si è formato un cratere di circa quattro metri di diametro per il crollo di una parte della volta stessa. Chi si affaccia da sopra ha l’impressione di guardare in un “pozzo”. Dalla bocca al livello del mare corrono circa 33 mt. La grotta è stata ed è oggetto di studio di speleologi locali e nazionali. Superata l’imboccatura un po’ alta ed angusta si trova verso l’interno un laghetto di acqua dolce. Il mare che bagna la grotta è profondo una decina di metri e si presenta di colore blu intenso.

La località Ciolo, dove è possibile fare il bagno, è raggiungibile a piedi ed è distante circa 700 mt.

La Proprietà

 “Le Origini”

L’immobile è stato costruito da Rocco Fino medico plurispecializzato nato a Gagliano del Capo. Ha avuto due grandi passioni: la medicina esercitata con entusiasmo nel suo ambulatorio ed a domicilio e la letteratura che gli ha consentito di esprimere il suo vissuto spesso emozionante. Ha ottenuto riconoscimenti dalla International Business Corporation, dalle Edizioni Oasi e dalla Associazione Medici scrittori Italiani.

 “Il Ciolo”

La località è sita nel territorio di Gagliano del Capo, sulla costa adriatica. Qui il mare invade il territorio come in un fiordo non troppo ampio e poco profondo e crea un porticciolo che consente l’approdo a poche e piccole imbarcazioni. Il territorio circostante gli fa da corona protettiva contro i fastidiosi venti di ponente, scirocco, e tramontana e, con la sua asperità, non permette facili insediamenti di strutture umane per cui il Ciolo si presenta come un meraviglioso gioiello della Natura, rimasto miracolosamente intatto.

Costituisce un complesso naturale assai movimentato e gradevole alla vista, da strappare esclamazioni di sorpresa e meraviglia ai visitatori costretti a fermarsi ed osservare. Di notte poi, col gioco creato dalla luce limpida della luna o di quella artificiale diventa un delizioso paesaggio da presepio. E’ attraversato da un ponte che consente ai turisti di osservare il paesaggio da una posizione ottimale.

Al Ciolo si accede anche dall’entroterra di Gagliano ma soltanto a piedi attraverso un tratturo naturale reso praticabile da gradini e staccionate. Fino a pochi anni or sono la località era abitata da centinaia di corvi detti “Giole” o “Ciole” nel dialetto locale e che hanno dato il nome al luogo. Le “Ciole” sono uccelli assai voraci e mangiano di tutto per cui i contadini le hanno sempre combattute. Il vocabolo Ciola deriva dal greco “Kauanos” che significa scuro e sta ad indicare il colore nero delle penne di questi corvi.

Il Ciolo e la costa salentina sono protetti da vincolo paesaggistico.